Theodor Wiesengrund Adorno

Il musicologo e filosofo Theodor Wiesengrund Adorno (Francoforte 1903 - Visp, Svizzera, 1969) dopo aver studiato musica e composizione con A. Berg a Vienna, si laurea in filosofia e diviene uno degli esponenti di spicco della scuola di Francoforte. Nel 1933 deve abbandonare la Germania a causa delle leggi antisemite, si reca in esilio negli Stati Uniti e nel 1949 torna in Germania.

Società, dialettica dell'illuminismo e arte

Adorno contesta la società esistente in quanto caratterizzata dal primato del profitto, eretto a fine supremo dell'azione sociale con la conseguente trasformazione degli uomini in concorrenti e nemici, dal dominio dei mass media, attraverso i quali il potere impone modelli di comportamento e determina i bisogni degli individui. È soprattutto nella Dialettica dell'illuminismo (1947), scritta in collaborazione con Horkheimer, che sviluppa il tema dell'asservimento dell'uomo alla società industriale. L'illuminismo è inteso in senso ampio come l'attività della ragione che, fin dalle origini della civiltà occidentale, domina la natura. Proprio lo stretto nesso tra razionalità e dominio finirebbe per rendere la ragione priva di una propria finalità, trasformandola in un puro strumento di calcolo, tale da soggiogare l'uomo stesso. Con la sua Teoria estetica (1970, postuma) attribuisce all'arte un ruolo di contestazione della società esistente: l'arte contemporanea, sottraendosi ai canoni classici della bellezza, raffigurerebbe in pieno le disarmonie e l'infelicità della società, favorendo il sorgere della speranza in un'armonia del mondo.

La dialettica negativa

Adorno assume la dialettica come strumento di comprensione del reale: in Dialettica negativa (1966) insiste sull'irrazionalità e le contraddizioni della realtà e, in opposizione a Hegel, nega l'identità di ragione e realtà e le pretese della filosofia di ridurre il mondo a una totalità di concetti che finirebbero per giustificare l'esistente.