Altre correnti neokantiane

Da questa base unitaria, pur nella duplicità degli indirizzi delle due Scuole, si svilupparono correnti eterogenee. Occorre almeno ricordare la posizione realistica di Alois Riehl (Bolzano 1844-1924); l’orientamento metafisico di Otto Liebmann (Löwenberg 1840 - Jena 1912) e quello fisiologico dello scienziato Hermann Helmholtz (Postdam 1821 - Charlottenburg 1894); il materialismo proposto da Friedrich Albert Lange (1828 - 1875). Un capitolo a parte del neokantismo è quello riguardante la cosiddetta “Kant-filologia” che si è esplicato in diverse e accurate edizioni delle opere di Kant, culminate in quella dell’Accademia di Berlino. C’è infine un neokantismo regionale: in Francia (C. Renouvier), in Inghilterra (B. Bosanquet, F.H. Bradley, T.H. Green, J. Caird), in Italia (C. Cantoni, F. Masci, G. Barzellotti e F. Tocco). Alcuni storici hanno suggerito di limitare l’uso del termine neokantismo fin verso il 1920, data assurta a indicare la fine di un’epoca culturale. Di fatto però l’attività dei neokantiani più giovani va oltre una fissazione così rigorosa di periodi. Inoltre W. Cramer, H. Wagner, R. Zocher, H. Holz, H. Holzhey hanno esteso la problematica neokantiana dopo la seconda guerra mondiale e ancora oggi si assiste a una ripresa dei temi del neokantismo nella riproposizione consistente, una vera “rinascita”, della “filosofia trascendentale”.