La Scuola di Baden

Il secondo centro ideale di elaborazione e irradiamento del neokantismo si raggruppò nelle università del Baden, Friburgo e Heidelberg. Indagando i fondamenti logico-trascendentali della cultura, giunse di fatto ad affiancare la propria problematica a quella storicistica inerente la fondazione delle scienze dello spirito. Primo esponente di maggior spicco di tale orientamento fu Wilhelm Windelband (Postdam 1848 - Heidelberg 1915). Sollecitato dalla scuola storiografica di L. von Ranke e G. Droysen, Windelband, accanto alle esigenze di conseguire un rigore fondativo, fece emergere un accentuato interesse per la scienza storica e per la problematica dell’autonomia e dell’oggettività dei valori. Il suo neokantismo è noto, infatti, quale filosofia dei valori, un pensiero caratterizzato da una forte impronta etica e dall’assunzione della validità normativa dei giudizi valutativi. Con Windelband si esprime pienamente l’istanza di un allargamento del sapere filosofico oltre i confini epistemologici: ne è segno la sua presa di posizione sulla distinzione fra scienze della natura e scienze dello spirito. Sollecitato dal dibattito iniziato con J.S. Mill e continuato da W. Dilthey, che aveva distinto radicalmente i fenomeni naturali da quelli umani, ossia storici, Windelband, in Storia e scienza naturale (1894), distinse le scienze della natura da quelle dello spirito non tanto per il loro oggetto, ma per il loro metodo: le prime conferiscono e impongono delle leggi ai fenomeni (scienze nomotetiche), le seconde descrivono e raffigurano il particolare (scienze idiografiche).
Allievo di Windelband fu Heinrich Rickert (Danzica 1863 - Heidelberg 1936), il quale configurò la filosofia come riflessione sistematica, come un’attività che valuta e giudica in base a valori. Nel primo volume, l’unico redatto dei tre previsti, del suo Sistema di filosofia (1921), egli distingue tre mondi (quello degli oggetti, quello dei valori e quello delle realizzazioni di sintesi fra valori e realtà) e classifica sistematicamente sei ordini di valori (verità, bellezza, santità impersonale, moralità, comunione della felicità, santità personale) ai quali fanno riscontro altrettanti visioni del mondo e condotte di vita degli individui.