Tendenze e organizzazioni internazionali

Tendenze e organizzazioni internazionali

Due tendenze di segno opposto dominano le relazioni internazionali di questo cambio di secolo. Una, lo abbiamo visto, è la spinta, proveniente dalla sfera economica e veicolata dall'innovazione tecnologica, verso la trasformazione dello spazio mondiale in un unico immenso apparato produttivo e commerciale. È la tendenza nota come globalizzazione.

L'altra si manifesta nella resistenza, spesso accanita, che diversi settori della società civile "globalizzata" oppongono all'uniformazione e all'appiattimento delle differenti specificità culturali, in difesa delle proprie identità particolari. È la cosiddetta tendenza al localismo, che può divenire un fattore di ricchezza collettiva, ma talvolta anche degenerare nelle forme aggressive dell'etnocentrismo, del fondamentalismo, dell'ultranazionalismo, della xenofobia e del razzismo. L'azione combinata di queste due spinte contrapposte mette a dura prova la stabilità e la coesione interna dei singoli Stati e del sistema degli Stati  nel suo complesso, imponendo la ricerca di  nuovi orizzonti e di  nuove dimensioni modalità della comprensione geografica e dell'agire politico.