Introduzione

La letteratura dei primi secoli del Medioevo (dal secolo V all'XI) utilizza la lingua latina e ha contenuti prevalentemente religiosi. All'inizio del nuovo millennio fanno la loro comparsa opere autonome rispetto alla tradizione religiosa e clericale, alla quale si ispirano ancora i primi testi in lingua volgare francese. Tra i secoli XI e XIII nasce la grande epica francese con le canzoni di gesta, che cantano gli ideali della società cavalleresca. Nei secoli XII e XIII la nuova aristocrazia feudale, più colta e raffinata, si specchia in un genere nuovo, il romanzo cortese, che tocca vertici altissimi con le opere di Chrétien de Troyes. Verso la metà del secolo XII si assiste allo sviluppo della poesia lirica, che subisce l'influsso delle forme e dei temi della poesia provenzale. Nelle città del Nord, in cui si afferma la borghesia dei mercanti, affiorano tendenze nuove, che trasformano i moduli della poesia cortese. Emergono vigorosamente il teatro religioso, quindi il teatro profano e comico. Fioriscono i generi comici, satirici, realistici.

Nel secolo XIII le numerose cronache segnano la nascita della storiografia. La letteratura francese di questi secoli si presenta varia e differenziata, ricca di autentici capolavori, che divengono un punto di riferimento obbligato per lo sviluppo di ulteriori forme, temi e generi. Il XIV secolo e la prima metà del XV segnano un periodo di declino e di crisi per le tragiche vicende storiche della guerra dei cent'anni. Il Quattrocento culmina nella poesia di François Villon, voce potente e originale, profondo interprete della transizione dalla sensibilità medievale a quella moderna. È nella seconda metà del secolo XV che si avvia e si completa il processo di unificazione nazionale e la Francia si prepara a diventare un grande stato moderno.