Umanesimo e Riforma

I riformatori

Le insistenze di Enrico VIII nell'ottenere dal papa il divorzio dalla prima moglie Caterina d'Aragona portarono alla rottura con la Chiesa di Roma e all'atto di Supremazia del 1534: Enrico VIII si fece proclamare dal Parlamento capo supremo della Chiesa d'Inghilterra. Seguirono la chiusura dei monasteri e la distruzione dei tesori d'arte inglesi, atti che alienarono al monarca le simpatie e l'appoggio degli umanisti moderati.

Ma la rottura con Roma avveniva quando l'opera dei riformatori (Lutero, Calvino) era già iniziata in Europa e vari movimenti puntavano a sostituire l'autorità della Chiesa cattolica con forme di cristianità e civiltà differenti. Nel 1558 il riformatore John Knox, al ritorno da Ginevra, definì il carattere calvinista della Chiesa scozzese. La Chiesa inglese continuò tuttavia ad avere un'impostazione di tipo cattolico e l'opera di cambiamento fu portata avanti da gruppi di riformatori generalmente definiti puritani, convinti che l'unica autorità religiosa fossero le Sacre Scritture (e quindi favorevoli a sbarazzarsi di ogni gerarchia e cerimoniale religiosi) o contrari a una nuova alleanza con Roma, perché vista come un procedere verso la decadenza.

Questo fermento di rinnovamento religioso coincise con una serie di traduzioni della Bibbia. Nel 1525 William Tyndale (1494-1536) pubblicò in Germania una traduzione del Nuovo Testamento, vicino alla sensibilità luterana, che venne condannata cinque anni dopo da un proclama di Enrico VIII, che condannò al rogo l'autore. Nel 1535 Miles Coverdale (1488-1568), guidato dagli stessi ideali di Tyndale, pubblicò la traduzione dell'Antico Testamento. Le traduzioni di Tyndale e di Coverdale costituirono la base della famosa Authorized version (Versione autorizzata) del 1611, che ebbe una grandissima influenza sulla letteratura inglese successiva come modello e quasi fondamento stilistico dell'inglese moderno.

Nel 1549, durante il breve regno di Edoardo IV, venne pubblicato sotto la direzione dell'arcivescovo Thomas Cranmer (1489-1556) il Book of common prayer (Libro della preghiera comune, 1549), riconosciuto come il libro ufficiale di preghiere della Chiesa anglicana già durante il regno di Elisabetta. Quattro anni dopo, gli Articles of Faith (Articoli di Fede) fissarono le regole della nuova Chiesa inglese, con un'intonazione più vicina ai protestanti.