La rinascita del teatro e George Bernard Shaw

In sintesi

Il teatro

Fra il Settecento e l'Ottocento il teatro inglese non produce opere di grande valore letterario, ma solo farse e melodrammi. Prima di O. Wilde e B. Shaw, solo Henry Arthur Jones (1851-1929) e Arthur Wing Pinero (1855-1934) scrissero lavori teatrali caratterizzati da una certa sottigliezza intellettuale e da tematiche più attuali. Grande influenza ebbe la scoperta delle opere del drammaturgo norvegese H. Ibsen.

ShawGeorge Bernard Shaw (1856-1950) nasce a Dublino e compie studi irregolari, ma completa la sua cultura leggendo Shakespeare e Shelley. Trasferitosi a Londra, intraprende l'attività letteraria, dedicandosi dapprima al romanzo e poi al teatro; di idee socialiste, anche le sue opere risentono spesso di questa impronta ideologico-sociale. Ottiene il premio Nobel per la letteratura nel 1925.
Le opereFra il 1879 e il 1883 Shaw scrive cinque romanzi e numerosi saggi socio-politici che mostrano un gusto per il paradosso e uno stile vivace. Nel teatro, che concepisce soprattutto come un veicolo per le idee, "un tempio per l'Elevazione dell'Uomo" e non una fotografia della natura, Shaw sceglie la forma della satira e del paradosso per denunciare le storture della società. A queste idee si ispirano le prime commedie: La professione della signora Warren (1894), Armi e uomini (1894), Candida (1895), Non si sa mai (1897), L'uomo del destino (1897), Cesare e Cleopatra (1899). Successivamente le sue commedie si discostano sempre più dalle forme tradizionali per avvicinarsi a veri e propri dibattiti ideologici; la sua teoria della forza vitale postula uno sviluppo verso forme di esistenza più alte e complete (Uomo e superuomo, 1903; Il dilemma del dottore, 1906; Pigmalione, 1912; Casa Cuorinfranto, 1920; Torniamo a Matusalemme, 1922).