Washington Irving

Washington Irving (1783-1859), nato a New York da una famiglia benestante, aveva cominciato ad amare fin da ragazzo la letteratura inglese del Settecento e aveva collaborato a giornali satirici. Nel 1809 pubblicò una parodistica History of New York (Storia di New York), in cui si prendeva gioco sia dell'antico regime olandese sia dei leader politici contemporanei. Dopo aver viaggiato in Europa nel 1804, vi tornò nel 1815 per rimanervi diciassette anni, soggiornando tra Spagna, Inghilterra, Italia, Germania e Olanda. Nacque The sketch book (Il libro degli schizzi, 1819-20), composto da schizzi e bozzetti, per la maggior parte di vita inglese, che privilegiavano il pittoresco, il pathos intrecciato con lo humour e che erano già stati pubblicati, con enorme successo, su riviste. Irving si presentava come il viaggiatore senza bagaglio e senza affetti Geoffrey Crayon, pronto a registrare nel suo album tutto ciò che si presentava ai suoi occhi. Fra i racconti, derivati spesso da originali tedeschi, due furono da lui ripresentati in perfetta versione americana: The legend of sleepy hollow (La leggenda della valle addormentata) e Rip Van Winkle. Quest'ultimo narrava la storia del pacifico Rip, il quale, recatosi a caccia per evadere dalla routine quotidiana e dalla bisbetica consorte, fa strani incontri e, bevuto un sorso da un fiaschetto magico offertogli da un folletto, cade in un sonno profondo dal quale si risveglia vent'anni dopo: intorno a lui tutto è cambiato, a partire dal ritratto di sua maestà Giorgio III, sostituito da quello di Washington. La figura di Rip è ricca di una sua magia e quella fuga sembra precorrere altre fughe, che caratterizzeranno molti protagonisti della letteratura americana. I lettori di Irving apprezzarono anche l'esotismo di Tales of a traveller (Storie di un viaggiatore, 1824) e The Alhambra (1832). Ritornato a New York, l'autore fu acclamato come "primo autore americano di fama internazionale" e si dedicò ad argomenti più indigeni, come la frontiera e le praterie (A tour of the prairies), con risultati meno apprezzati. Fu anche autore di una biografia di G. Washington e diede un importante contributo allo sviluppo del teatro statunitense come critico e autore. Il suo merito letterario fu quello di dimostrare in modo indimenticabile come fosse possibile produrre una novellistica ambientata negli Stati Uniti e come un autore americano potesse affascinare anche il pubblico inglese ed europeo.