Apuleio

Le Metamorfosi o L'asino d'oro

Le Metamorfosi (Metamorphoseon libri) sono un'opera singolare in 11 libri, capolavoro di Apuleio, l'unico romanzo della letteratura latina giunto completo. Presumibilmente esso fu scritto a Cartagine durante la maturità, dopo il processo per magia; era noto già al tempo di Agostino con il titolo L'asino d'oro, con il quale fu tramandato nel Medioevo e nel Rinascimento. All'inizio Apuleio precisa che l'opera ha in Grecia la sua origine e che si ispira alle Fabulae Milesiae, novelle di contenuto erotico ordinate da Aristide di Mileto (II secolo a.C.) e tradotte in latino da Cornelio Sisenna; poiché non ci sono giunte, né l'originale né la traduzione, non si sa quale rapporto intercorra tra esse e il romanzo di Apuleio. Le Metamorfosi, poi, sono affini come contenuto a Lucio o l'asino, scritto molto più breve che ci è pervenuto con le opere del contemporaneo greco Luciano di Samosata, che la critica ritiene apocrifo. È una questione tuttora aperta se Apuleio si sia servito come fonte dello pseudo-Luciano, e per quali parti, o se ambedue le opere derivino da un perduto romanzo dello scrittore greco Lucio da Patrasso, come sostiene il patriarca di Costantinopoli, Fozio (IX secolo).

Caratteristiche del romanzo

Nelle Metamorfosi fantastiche avventure, amori sensuali e osceni, bellissime fanciulle e briganti truci, prodigi e magie, fiabe soavi e particolari raccapriccianti e scabrosi, miseria e ricchezza si fondono in un quadro mirabile. Lucio, narratore in prima persona, è lo spettatore muto di un mondo realistico e vivo, sensuale e cosmopolita, colorito e raffinato, materialista e spiritualeggiante che è quello della società a lui contemporanea. "Stai attento, lettore, ti divertirai", dice all'inizio Apuleio e l'autore infatti si abbandona con compiacimento alla fantasia più sfrenata, alla gioia del narrare per il narrare. A questa chiave di lettura di tipo fiabesco e popolare, se ne aggiunge un'altra simbolica e mistica, in cui il racconto ha valore di ammaestramento: il protagonista è coinvolto in vicende nel corso di un vero e proprio "attraversamento degli Inferi", durante il quale tocca il fondo dell'avvilimento fisico e morale per raggiungere, riacquistando la forma umana, una profonda e intensa trasformazione interiore.