Approfondimenti

Il legame impossibile di Kafka

La fuga dal legame è l'evento centrale dell'esistenza di Kafka: la ragione della sua scrittura. Niente lo tocca più da vicino di ciò che a se stesso sottrae, niente lo riguarda di più di ciò che si nega. Questa svolta, o torsione [...] è la necessità diabolica della sua scrittura. Del resto l'ha detto: è dalla lotta col nemico che prende senso la sua esistenza.

[...] Con Milena è più difficile, dunque. La scena cambia inoltre in un senso essenziale. Non è più seduzione, una lotta cioè per sopraffare, sviare, portare su un'altra strada, strappare... Milena gli chiede semmai di stare lì dov'è: semplicemente di essere e stare com'è necessario che un uomo sia e stia per la donna che l'ama. Ma Kafka, sappiamo, non è che esitazione: “Io non so farlo”, ripete. “Adattarsi a una vita d'amore è impossibile” (Diario, 21 gennaio 1922). Kafka è un uomo che non si vuole salvare: ha ragione Canetti. Se si perde è perché può scrivere solo in preda alla paura; la “vita creativa”, teme, gli sarebbe altrimenti preclusa: “lo stato di tormento è per me interamente il tormento chiuso in sé, chiuso contro tutto e nulla più ” (Diario, 20 gennaio 1922).

[...] Milena ha 24 anni, Kafka 37. Milena è una donna emancipata e ribelle: non teme di amarlo. Per lei l'amore è qualcosa di limpido. È giovane, è audace, è abituata a vedere senza paura ciò che vuole. Ama Franz Kafka. Si innamora del suo volto, vede la sua bellezza. Si confondono giustamente per lei i tratti del volto, e quelli dell'anima. Milena comprende che nel caso di un artista qual è Kafka corpo e anima si confondono. È pronta dunque a comprendere Kafka in quello strano intreccio di paura e coraggio che sa cogliere nella sua scrittura, come nelle parole che le rivolge per lettera. Dà ragione alla sua paura; capisce quello che Kafka avrebbe voluto insegnare a Felice, che la sua paura è “la parte migliore di lui”. In questo è più forte di Kafka: perché lei ama la sua paura, che lui per viltà odia. Quella paura, Milena comprende, ha molto a che fare con il suo stesso scrivere, e questo a sua volta con il Noli me tangere che lui alla fine dirà. Milena obbedisce, poiché lo ama.

Nadia Fusini, Due. La passione del legame in Kafka, Feltrinelli, Milano 1988, pp. 125-129.