L'espressionismo

Prosa e drammaturgia espressionista

Lo scrittore Walter Hasenclever (Aquisgrana 1890 - Les Milles 1940) fu volontario nella prima guerra mondiale; esule in Francia dal 1933, si suicidò all'approssimarsi dei tedeschi. Amico di Werfel, propose nella sua lirica e nei suoi drammi, tra cui Il figlio (Der Sohn, 1914) e Gli uomini (Die Menschen, 1918), la tipica problematica espressionistica: dal conflitto fra padri e figli al pacifismo, alla rivoluzione anticapitalistica.

Il drammaturgo Georg Kaiser (Magdeburgo 1878 - Ascona, Svizzera, 1945) fu uno dei più significativi autori del teatro espressionista. Fra i numerosi lavori un posto di rilievo occupano le tragedie: I cittadini di Calais (Die Bürger von Calais, 1914), sulla possibilità della nascita di un “uomo nuovo” all'interno di una comunità misticamente rifondata; Dalla mattina fino a mezzanotte (Von morgens bis mitternachts, 1916), violento atto d'accusa nei confronti del denaro, incapace di condurre a valori autentici; la trilogia Il corallo (Die Koralle, 1917), Gas I (1918), e Gas II (1920), che ha al suo centro il tema dell'industria e narra degli sforzi (fallimentari) del figlio di un magnate di riorganizzare il lavoro in modo umano. Tale trilogia è uno dei migliori esempi del teatro espressionista: i personaggi sono figure astratte in lotta contro il mondo tecnologico, risultato di una civiltà ormai uscita di controllo e disumanizzata. Nel 1938 le opere di Kaiser furono messe al bando dal nazismo.

Lo scrittore Hans Henny Jahnn (Stellingen, Amburgo, 1894 - 1959) fu apprezzato autore di tragedie Il pastore Ephraim Magnus, Pastor Ephraim Magnus, 1919, Medea, 1926), e di romanzi che risentono dell'influenza di Joyce, tra cui Perrudja (1929), l'ampia trilogia Fiume senza sponde (Fluss ohne Ufer, 1949-50) e La notte di piombo (Die Nacht aus Blei, 1956).