Letteratura e politica

Autori per un nuovo realismo

Tra la fine degli anni Cinquanta e i primi anni Sessanta, alcuni giovani narratori pubblicarono opere ispirate a un modello di scrittura di rinnovato realismo. Se il caso più eclatante fu senz'altro Il tamburo di latta di Grass, che fonde magistralmente il realismo nella descrizione del dettaglio con l'artificiosa visionarietà del racconto, altri autori pubblicarono opere di indubbio valore.

Hermann Lenz (Stoccarda 1913) nel suo romanzo più fortunato, L'arcobaleno russo (Der russische Regenbogen, 1958), come nel successivo La capanna di specchi (Spiegelhütte, 1962), si mostra autore sensibile ai temi riguardanti la modernità e le vicende storiche tedesche. Tra le altre opere si ricordano: Nella cerchia interna (Im inneren Bezirk, 1970); Tempo nuovo (Neue Zeit, 1975); Strano addio (Seltsamer Abschied, 1988).

Membro del Gruppo '47, Siegfried Lenz (Lyck 1926) ottenne grande successo con il romanzo Lezione di tedesco (Deutschstunde, 1968), severo ripensamento sull'esperienza della seconda guerra mondiale. Della produzione precedente particolarmente significativo è il volume di racconti Così tenera era Suleyken (So zärtlich war Suleyken, 1955), ambientato nel mondo rurale dei laghi Masuri. Il dramma Tempo d'innocenti (Zeit der Schuldlosen, 1952) gli valse il premio di Brema e il premio G. Hauptmann. Tra le opere successive si ricordano i romanzi L'esempio (Das Vorbild, 1973); Piazza d'armi (Exerzierplatz, 1985).

La scrittrice Gabriele Wohmann (Darmstadt 1932), esponente del Gruppo '47, nei racconti Vittoria sulla tenebra (Sieg über die Dämmerung, 1960) e Festa campestre (Ländliches Fest, 1968) e nel romanzo Congedo a lungo termine (Abschied für länger, 1965) ha descritto la violenza esercitata dai legami familiari e sociali sull'individuo. Tra le altre opere vanno menzionati i romanzi Il gioco d'azzardo (Das Glückspiel, 1981), Il suono del flauto (Der Flötenton, 1987) e la raccolta poetica Passau, binario 3 (Passau, Gleis 3, 1984).

Laureato in germanistica, Uwe Johnson (Kammin 1934 - Sheerness-on-Sea, Inghilterra, 1984) non poté insegnare in patria (la Repubblica Democratica Tedesca) poiché si era dimesso per protesta dall'organizzazione giovanile del partito comunista. Influenzato da Faulkner e dal noveau roman, descrisse i problemi e le inquietudini della Germania divisa. Il suo primo romanzo, Congetture su Jakob (Mutmassungen über Jakob, 1959), narra la storia di un tranviere che attraversa due volte la “cortina di ferro” senza sapersi decidere a vivere né all'Ovest né all'Est, per poi morire travolto da un'auto della nebbia. Il Muro di Berlino, assunto a drammatico emblema dell'incomunicabilità, è protagonista dei romanzi successivi Il terzo libro su Achim (Das dritte Buch über Achim, 1961) e Due punti di vista (Zwei Ansichten, 1965). Più ambizioso e complesso l'assunto della tetralogia Anniversari (Jahrestage, 1970-83), in cui Johnson abbandona la prospettiva tradizionale del narratore “onnisciente” per adottare la tecnica del “point of view”, che consiste nel variare continuamente la prospettiva della narrazione. Tra le opere pubblicate postume, Oggi novant'anni (Heute Neunzig Jahr, 1984).