Letteratura e politica

Grass, l'impegno politico del letterato

Appena diciassettenne, Günter Grass (Danzica 1927) partecipò alla seconda guerra mondiale e fu ferito sul fronte orientale; dopo la guerra studiò grafica e scultura a Düsseldorf e a Berlino. Le sue prime liriche e prose brevi gli valsero un invito del Gruppo '47, di cui entrò a far parte. La pubblicazione del romanzo Il tamburo di latta (Die Blechtrommel, 1959), che provocò accese reazioni e polemiche, lo rese di colpo famoso in tutto il mondo letterario. È il racconto del paziente di una clinica psichiatrica, Oskar Mazerath, che all'età di tre anni ha coscientemente deciso di interrompere la propria crescita, per vedere il mondo dalla prospettiva deformata dall'infanzia. Rimasto nano e imparata l'arte di suonare il tamburo di latta, ottiene celebrità e ricchezze. Il tono disinvolto e scanzonato della narrazione, gli studiati eccessi della caricatura sarcastica e antisentimentale, l'apparente cinismo della visione con cui vengono offerti all'analisi i fatti sociali, la superba malleabilità e ricchezza della lingua, che talora si piega a una sorta di ossessivo microrealismo: furono tali caratteristiche a far decidere pressoché immediatamente che Il tamburo di latta fosse un capolavoro. La tecnica di scrittura di Grass, capace di mescolare narrazione descrittiva, visione fantastica e montage documentario, ebbe subito molti imitatori, tra i quali si possono citare J. Irving e S. Rushdie. Il lungo racconto Gatto e topo (Katz und Maus, 1961), storia di un giovane dallo smisurato pomo d'Adamo, fu dall'autore estratto da un'opera narrativa più ampia, che pubblicò due anni più tardi, Anni da cane (Hundejahre, 1963). Per la loro ambientazione queste tre opere sono note come “Trilogia di Danzica”. Dopo essersi stabilito a Berlino (1960), lo scrittore prese sempre più attivamente parte al dibattito politico, impegnandosi a sostegno del partito socialdemocratico. In questo periodo nascono il dramma I plebei provano la rivolta (Die Plebejer proben den Aufstand, 1966), il romanzo Anestesia locale (Örtlich betäubt, 1968) e Dal diario di una lumaca (Aus dem Tagebuch einer Schnecke, 1972), diretto sia contro la destra nazista sia contro l'opposizione extraparlamentare di sinistra. Il successivo romanzo Il rombo (Der Butt, 1977) è una narrazione epica di ispirazione femministica: dopo che il dominio dell'uomo ha portato la civiltà sull'orlo della catastrofe ecologica, è giunto il momento della donna. Il tema ecologico risuona anche nel romanzo La ratta (Die Rättin, 1986), in cui ricompare tra l'altro, nei panni del ricco capitalista, la figura di Oskar Mazerath. Una parentesi dedicata alla funzione della letteratura nel mondo è il notevole racconto L'incontro di Telgte (Das Treffen in Telgte, 1979), ambientato nella Vestfalia del 1647, durante le trattative per la pace che pose fine alla guerra dei trent'anni. Nel 1989 Grass si è schierato apertamente contro la riunificazione della Germania, e a questo tema ha dedicato poi un amplissimo romanzo Un vasto campo (Ein weites Feld, 1995). Imperniato sulla contrapposizione fra Theo Wuttke, cultore ed esperto del romanziere ottocentesco Fontane, e la figura dell'“eterno” sbirro Hoftaller, l'opera si muove in contrappunto tra l'epoca della fondazione bismarckiana del Reich e quella attuale della nuova unità tedesca. Accolto negativamente da numerosi critici, che vi hanno visto un risultato narrativo poco felice, il romanzo ha tuttavia avuto anche difensori entusiasti, che lo hanno paragonato alla Montagna incantata di Mann.

Nel 1999 ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura.