Le valanghe

Per valanga s'intende la caduta di grandi masse nevose da un pendio su cui si erano accumulate in condizioni di instabilità.

Tra i fattori che influenzano la caduta di una valanga ricordiamo:

  • l'eccesso di precipitazioni nevose: su versanti ripidi, a causa del peso della massa nevosa depositata e della scarsa coesione con gli strati preesistenti, può verificarsi il distacco di una valanga e il suo scivolamento a valle;
  • il disboscamento: eliminando l'azione meccanica di contenimento e di riparo dal vento esercitata dagli alberi, il disboscamento facilita sia l'insorgenza, sia la progressione delle valanghe;
  • le variazioni termiche che si verificano in primavera possono determinare la parziale fusione degli strati nevosi superficiali e il conseguente aumento della loro densità rispetto a quelli profondi, favorendone lo scollamento e lo scivolamento;
  • l'azione meccanica del vento, di una frana o del passaggio di sciatori, in zone con masse nevose instabili per i motivi suddetti, può innescare il distacco di una valanga.

Questi fattori possono presentarsi da soli o associati.

La protezione dal rischio di valanghe è attuata in modo passivo, per mezzo di barriere paravalanghe fisse, e in modo attivo, con il bombardamento o il distacco meccanico delle masse a rischio di caduta, che vengono in questo modo eliminate prima che assumano dimensioni pericolose.

Per tutto il settore italiano delle Alpi è in via di compilazione una carta delle valanghe, in cui, tenendo conto della morfologia dei versanti, del clima e di eventuali interventi da parte dell'uomo, sia evidente non solo la localizzazione del fenomeno, ma anche la sua frequenza. Sono emessi, a cura delle regioni, anche bollettini nivometeorologici, che indicano il progressivo rischio di valanghe con una scala da 1 a 5.