Introduzione

Fin dalla sua origine, circa 4,5 miliardi di anni fa, il pianeta Terra è stato, ed è tuttora, soggetto all'azione di forze che ne modificano continuamente l'aspetto: un ipotetico osservatore, vissuto sulla Terra molti milioni di anni fa, avrebbe potuto osservare i continenti in posizioni diverse da quelle attuali; inoltre, si può rilevare come la distribuzione delle catene montuose e delle sedi di alcuni fenomeni, quali il vulcanismo e i sismi, non è casuale, ma sembra seguire uno schema preferenziale. Dello studio e dell'interpretazione di questi fenomeni si occupa un ambito della geologia, detto tettonica (dal greco tektoniké, arte del costruire). Un primo tentativo di spiegare le modificazioni avvenute sulla litosfera si deve alla teoria della deriva dei continenti, formulata all'inizio del '900: in passato i continenti sarebbero stati tutti uniti e si sarebbero in seguito progressivamente spostati e allontanati. Tuttavia, non erano chiare le cause di tali spostamenti; molte informazioni utili in questo senso furono raccolte qualche decennio più tardi, attraverso l'esplorazione dei fondali oceanici: alla fine degli anni '60, la loro interpretazione permise di formulare la teoria della tettonica a placche, secondo la quale la litosfera terrestre è costituita da una serie di porzioni, o placche, in movimento reciproco, causato da moti convettivi che avvengono nel mantello.