I diversi tipi di stratificazione

I ceti

Secondo Max Weber il ceto indica il rango dell'individuo e dello strato al quale egli appartiene e soprattutto lo "stile di vita" che unisce tutti gli appartenenti al medesimo strato. Ciò che caratterizza il ceto è quindi lo stile di vita. Esso costituisce una piattaforma comune di comportamenti e di modi di pensare, a loro volta molto spesso garantiti da leggi e da convenzioni. La presenza dei ceti ha caratterizzato la storia dell'Europa dal periodo feudale all'età moderna. In generale, il ceto superiore era composto dall'aristocrazia e dalla piccola nobiltà. Il clero formava un altro ceto, con uno status inferiore ma con importanti privilegi di varia natura. Altri ceti fondamentali sono stati la grande e media borghesia cittadina, la piccola borghesia, che nel corso soprattutto del XIX secolo si differenziò nettamente per stile di vita dalla grande borghesia e dalla media borghesia delle professioni liberali, e i contadini. In ognuno di questi ceti erano rilevabili, all'interno delle varie società e in determinati periodi storici, atteggiamenti, abitudini, valori, forme di educazione e di trasmissione culturale, regole di comportamento ­ in sintesi, "stili di vita" ­ piuttosto omogenei, anche se all'interno di ciascun ceto esistevano rilevanti differenze di ricchezza e di responsabilità politiche e sociali. Diversamente da quanto avviene nel caso delle caste, tra i ceti sono tollerati sia un certo grado di mobilità individuale, sia la possibilità di contrarre matrimoni con membri di altri ceti. Così, per esempio, nel Medioevo l'abilità nelle armi o l'ingresso in un ordine religioso poteva consentire l'accesso a un ceto diverso da quello di nascita, mentre nell'età moderna i borghesi potevano comprare titoli nobiliari.

Anche se è possibile operare ulteriori distinzioni entro la stratificazione sociale basata sui ceti (per esempio, fra ceti di nascita e ceti professionali), la cosa ha scarsa rilevanza ai fini della ricerca sociologica, poiché nella società contemporanea dell'Occidente industrializzato l'organizzazione per ceti è venuta progressivamente scomparendo. Oggi è infatti difficile ­ considerata l'enorme complessificazione dei rapporti sociali e l'elevata mobilità sociale ­ riuscire ancora a isolare e a definire lo "stile di vita" di un determinato ceto professionale o nobiliare.