La socializzazione

In sintesi

Il problemaI modelli culturali vengono trasmessi mediante apprendimento e interiorizzazione: il processo è detto socializzazione. Ha inizio con la prima infanzia e prosegue per tutta l'esistenza dell'individuo.
L'infanzia e la socializzazione primariaLa vita stessa del neonato dipende dal rapporto con gli individui che lo accudiscono e al contempo ne soddisfano e regolano i bisogni. Grazie a questi individui (gli altri importanti) il piccolo accoglie i modelli sociali attraverso cui percepire il mondo e organizzare gli stessi bisogni organici (fame, sonno ecc.), apprende le forme di comunicazione, i valori e gli stili di vita del proprio contesto sociale. La socializzazione primaria consente al bambino di divenire membro della società. Costituisce il sostrato di ogni futura forma di socializzazione. Avviene mediante un processo di identificazione con l'altro importante, in cui ha ampio spazio il coinvolgimento emotivo. In questa fase l'individuo prende coscienza di sé attraverso gli atteggiamenti che gli altri importanti hanno nei suoi confronti.
La socializzazione secondariaLa socializzazione secondaria riguarda quei processi di socializzazioni particolari (professionale, religiosa, politica, associativa ecc.), che con momenti e modalità specifiche contribuiscono alla formazione complessiva della personalità sociale. Si parla di socializzazione secondaria anche nel caso in cui un individuo estraneo a un determinato contesto culturale ne assimila le norme, il linguaggio, i valori ecc.
Lo studio delle fasi della socializzazioneLo sviluppo della personalità mediante la socializzazione costituisce un ambito privilegiato di ricerca interdisciplinare in cui rivestono particolare importanza i contributi della psicologia. Gli studi di E. Erikson sullo sviluppo psicosociale costituiscono un riferimento di primaria importanza. Partendo da un approccio psicoanalitico, rielaborato in una visione psicosociale, Erikson ritiene che la strutturazione degli impulsi individuali avvenga, sulla base del rapporto con l'ambiente sociale, secondo 8 stadi, che vanno dal primo (la fiducia) all'integrità (qualora non sia raggiunta, alla dispersione) dell'"Io".
Le agenzie di socializzazionePer garantire la socializzazione, le società elaborano degli ambiti deputati alla socializzazione (le agenzie di socializzazione) degli individui. Nelle contemporanee società occidentali, gli agenti di socializzazione principali sono: la famiglia, la scuola, il gruppo dei pari, i mass-media.
La famigliaLa famiglia si occupa della socializzazione dalla prima infanzia sino almeno all'adolescenza. Agente fondamentale, consente anche il collegamento tra generazioni.
La scuolaLa scuola ha il compito istituzionale di socializzare i giovani addestrandoli all'apprendimento di particolari abilità e alla condivisione di valori comuni.
Il gruppo dei pariIl gruppo di pari è costituito da coetanei in rapporto di amicizia. Esercita particolare influenza nella tarda infanzia e nell'adolescenza, proponendo nuove norme e valori all'interno della dinamica tra eguali.
I mass-media e le altre agenzieI mass-media, sempre più importanti, veicolano non solo informazioni, ma anche modelli di comportamento e universi valoriali. Tra le altre agenzie di socializzazione ricordiamo i gruppi religiosi, le associazioni, i gruppi di lavoro, i partiti politici.
La socializzazione imperfettaLa socializzazione normalmente non è un processo totalizzante: essa va intesa nell'interazione di individuo e contesto sociale. Non avviene meccanicamente. Esistono delle patologie del processo, sia nel senso della carenza (è il caso dei bambini selvaggi e dei bambini allevati in condizioni di isolamento), sia nel senso della totalizzazione (certi casi di risocializzazione).