Qualche cenno storico

  • Introduzione

Introduzione

L'espressione "comunicazione di massa" comincia a essere utilizzata diffusamente durante la seconda guerra mondiale negli Stati Uniti, in seguito all'intensificarsi delle trasmissioni radiofoniche utilizzate come strumento di guerra psicologica contro le popolazioni nemiche, oltre che di informazione e propaganda per le popolazioni amiche. In realtà, già nei primi decenni del '900 erano stati compiuti degli studi sull'effetto che particolari forme comunicative avevano su ampie fasce di popolazione. Al riguardo risultano pioneristici gli studi compiuti, tra il 1918 e il 1920, da Thomas e Znaniecki (ll contadino polacco in Europa e in America), che esaminano il ruolo della stampa nella disorganizazione e riorganizzazione di comunità rurali in Polonia. Sempre nei primi decenni del '900 furono compiute analisi sulle possibilità di pressione esercitate dalla stampa sul sistema politico. L'ambito di quelle che attualmente denominiamo comunicazioni sociali si delinea comunque in maniera decisa negli anni '30 per effetto dell'impiego massiccio di giornali, radio e cinema, utilizzati a fini di propaganda da parte dei regimi fascista e nazista e del comunismo sovietico. Così, per esempio, in Italia si assistette alla diffusione del cinema da parte del governo fascista con la creazione di Cinecittà e all'incentivazione di programmi cinematografici di propaganda sia diretta, come i cinegiornali dell'Istituto Luce, sia indiretta, come i colossal inneggianti ai valori propugnati dal regime.

Il crescente ricorso, come strumenti di propaganda, a stampa (compresi i fumetti), cinema e soprattutto trasmissioni radiofoniche (il caso esemplare fu quello di "Radio Londra") focalizzò l'attenzione durante la seconda guerra mondiale sui nuovi media e sull'importante ruolo da essi esercitato a livello di pubblica opinione. La rapidissima diffusione della televisione a partire dagli anni '50 negli Stati Uniti e in Europa, l'espansione della pubblicità e degli studi motivazionali a essa collegati, gli sviluppi dei settori di marketing all'interno delle aziende, la ricerca di nuove strategie per attirare il consenso politico di ampie fasce di elettori fecero sì che si sviluppasse un ricco dibattito sui mass media, le loro possibilità persuasorie e la liceità circa il loro uso.