L'Asia Minore e le civiltà dell'Estremo Oriente

La civiltà indiana

In seguito all'invasione degli Arya, nella prima metà del II millennio a.C., i centri costruiti dalla civiltà dell'Indo si disgregarono, poiché la nuova popolazione si distribuì in tanti piccoli villaggi. Gli Arya introdussero il riso in agricoltura, il cavallo, l'asino e il cammello nell'allevamento. Essi abbandonarono la scrittura per più di 1000 anni, sviluppando una fiorente produzione poetica orale che confluirà nei Veda, raccolta di preghiere e inni sacri, i testi religiosi principali della tradizione indù.

Società e religione. Dai tempi storici la società indiana è sempre stata suddivisa in caste (varna, “colore”), pur affermando la dottrina indù che all'inizio dei tempi gli uomini erano al di sopra della divisione delle caste (ativarna). Le quattro caste sono: quella sacerdotale, quella militare, quella dei commercianti e quella dei servi. Vi sono inoltre i fuori casta dediti alle attività più umili. Numerose sono le divinità contemplate nei Veda, tra cui Varuna, dio dell'universo (da notare l'assonanza con l'Urano dei Greci), e Indra, dio della pioggia e della guerra. Accanto alle divinità vediche, il culto principale della religione indù è legato alla Trimurti, ossia i tre aspetti essenziali del Dio personale: Brahma, lo spirito del mondo da cui tutto procede, Visnu, il dio sole, Colui che conserva le realtà manifestate, Shiva, Colui che distrugge le apparenze riassorbendole in sé, il cui culto comprende pratiche di ascesi e di meditazione. La religione indù si riferisce in modo esplicito alla trasmigrazione delle anime, dottrina spesso malintesa in senso reincarnazionistico, ma che in effetti si serve delle realtà del nostro mondo per alludere mediante analogia ad altri stati d'esistenza.

Il risveglio economico e culturale. La civiltà degli Arya si espanse fino alle valli del Gange e intorno al VI sec. a.C. fu protagonista di un forte risveglio economico e culturale: vennero introdotte la lavorazione del ferro, la moneta e una nuova scrittura di ispirazione aramaica. Si diffuse anche la nuova religione buddhista, fondata da Gotama Siddharta, detto il Buddha (colui che ha raggiunto l'illuminazione).