La Grecia delle origini

I Dori e il Medioevo greco

I Dori, popolazione di origine indoeuropea, invasero la Grecia da nord, agli inizi del I millennio a.C. Dalle regioni montuose settentrionali si spinsero nell'Acaia e in tutto il Peloponneso e, da lì, distruggendo parzialmente la civiltà micenea, in Asia Minore e nelle isole dell'Egeo. Con potenti armi di ferro e carri da combattimento sparsero il terrore ovunque arrivarono. Il carattere conservatore e militarizzato delle loro istituzioni politiche avrà in Sparta l'esempio più significativo. Con l'invasione dorica iniziò quel periodo di decadenza e oscurità denominato Medioevo greco. Il territorio si divise in tanti piccoli regni governati da sovrani che conducevano una vita molto semplice basata sulla pastorizia e sulla raccolta di legna. Talvolta i sovrani riunivano in assemblea i capi delle famiglie più importanti (detti áristoi, i “migliori”) per prendere decisioni in caso di pericolo o di guerra. In questo periodo vennero comunque introdotte anche novità come la lavorazione del ferro, la costruzione di templi dedicati agli dei e l'alfabeto fenicio.