Brahe, Tyge o Tycho

astronomo danese noto in Italia come Ticone (Knudstruh 1546-Praga 1601). Dopo aver compiuto studi di diritto si dedicò all'astronomia; nel 1572 osservò la famosa stella nova apparsa in quell'anno nella costellazione della Cassiopea e ne seguì l'evoluzione fino al 1574 (De nova et nullius aevi memoria prius visa stella). Nel 1576 Federico II di Danimarca mise a sua disposizione l'isola di Ven e notevoli mezzi finanziari per costruirvi l'osservatorio di Uraniborg, e successivamente il secondo osservatorio di Stjerneborg (1584). Qui, assistito da numerosi collaboratori, compì per oltre vent'anni le più accurate osservazioni eseguite fino a quell'epoca, utilizzando strumenti di sua ideazione (celebre il quadrante murale) che gli consentirono di raggiungere una precisione fino al minuto d'arco. Osservò la cometa del 1577 e ne studiò accuratamente l'orbita, formulando l'ipotesi che il movimento di un corpo celeste potesse essere non esattamente circolare; avanzò altresì una teoria geostatica dell'universo, il sistema ticonico, in contrapposizione al sistema copernicano. Secondo tale teoria, attorno alla Terra, fissa nel centro dell'universo, ruotano la Luna e il Sole e attorno a quest'ultimo i cinque pianeti allora conosciuti. In seguito alla morte del suo protettore Federico II, Brahe si trasferì nel 1599 in Boemia, accolto a Praga dall'imperatore Rodolfo II che lo nominò matematico e astronomo di corte. Nel 1600 divenne suo assistente Keplero, che gli succedette nella carica e seppe utilizzare le osservazioni celesti raccolte da Brahe per formulare le leggi del moto planetario.

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