Federici, Màrio

drammaturgo italiano (L'Aquila 1900-Roma 1975). Esordì nel 1928 con Nebbie, seguito, nel 1931, da I parenti poveri. Volontario nella I guerra mondiale, ufficiale e poi partigiano nella seconda, Federici seppe analizzare, nella trilogia composta da Lunga marcia di ritorno (1936), Chilometri bianchi (1939) e Nessuno salì a bordo (1949), il difficile impatto dei reduci con un mondo e una società che essi non comprendono e da cui non possono essere compresi. I successivi lavori (Marta, la madre, 1953; Ovvero, il Commendatore, 1954; La ballata dei poveri gabbati, 1961; Un garofano rosso, 1970) sono espressione di un teatro che riflette l'inquietante sbandamento di valori laici e religiosi insieme, sviluppando temi che riguardano situazioni psicologiche e sociali sempre attuali.

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