Fernandez, Dominique

scrittore francese (Neuilly-sur-Seine 1929). Collaboratore dell'Express e della Quinzaine littéraire in qualità di italianista, ha dedicato alla letteratura del nostro Paese il saggio Le roman italien et la crise de la conscience moderne (1958; Il romanzo italiano e la crisi della coscienza moderna) e L'échec de Pavese (1968; Lo scacco di Pavese). Non di rado l'Italia fa da sfondo ad alcuni suoi saggi, come in Mère Méditerranée (1965; Madre mediterranea), e romanzi, tra cui si segnalano L'écorce des pierres (1959; La scorza delle pietre), Les enfants de Gogol (1971; I bambini di Gogol) e Porporino ou les mystères de Naples (Porporino o i misteri di Napoli), per il quale ha vinto il premio Médicis nel 1974. Ha ottenuto nel 1986 il Grand Prix Charles Oulmont per l'Amour e il Prix Prince Pierre de Monaco. La produzione saggistica è vasta e varia. Ricordiamo un interessante studio sul processo creativo in due volumi intitolati L'arbre jusqu'aux raci nes, Psychanalyse et création (1972); I Siciliani (1978), in collaborazione con L. Sciascia; Dans la main de l'ange (1982; Nella mano dell'angelo), memorie immaginarie di P. P. Pasolini, che gli è valso il premio Goncourt; Le volcan sous la ville (1983) su Napoli, La gloire du paria (1987; La gloria del paria), Le radeau de la Gorgone (1988; La zattera della Gorgone), Le rapt de Ganymède (1990; Il ratto di Ganimede) l'Ècole du Sud (1991; La scuola del Sud), Porfirio et Constance (1992; Porfirio e Costance) e Séville (1992). Fernandez è anche autore del libretto dell'opera Le rapt de Perséphone (1987; Il ratto di Persefone). Altri suoi scritti sono L’or des tropiques (1993; L'oro dei tropici, scritto con F. Ferranti), Le dernier des Médicis (1994; L'ultimo dei Medici), Prague et la Bohème (1994; Praga e la Boemia), Tribunal d’honneur (1996; Tribunale d'onore). Ancora all'Italia è dedicato Le voyage en Italie (1998; Viaggio in Italia) e Le Piéton de Rome, portrait souvenir (2015). Nel 2003 ha pubblicato La course à l'abime, una vita romanzata di Caravaggio. Tra le opere degli anni più recenti si ricordano L'Amour qui ose dire son nom. Art et homosexualité (2001) Sentiment indien (2005), Jérémie! Jérémie! (2006), L'Art de raconter (2007), Place Rouge (2007), Avec Tolstoï (2010), Pise 1951 (2011), On a sauvé le monde (2014), Correspondance indiscrète (2015), Amants d'Apollon: L'Homosexualité dans la culture (2015), La Société du mystère (2017). Nel 2016, in seguito alla distruzione del sito archeologico di Palmira, in Siria, da parte dei miliziani dello Stato Islamico, ha dato alle stampe Adieu, Palmyre. Nel 2007 è stato eletto all'Academie française.

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