Longóni, Emìlio

pittore italiano (Seveso, Milano, 1859-Milano 1932). Di umili origini, si accostò all'arte frequentando i corsi serali all'Accademia di Brera. Attratto dalla pittura di Morelli, nel 1877 si recò a Napoli. Successivamente si legò in amicizia con Segantini, con il quale lavorò per Grubicy. Dopo il 1895 dipinse secondo la tecnica divisionista volgendosi alla tematica di contenuto sociale (L'oratore dello sciopero), dalla quale tuttavia si allontanò per approdare a una pittura impregnata di confuso simbolismo. La sua produzione più tarda, paesaggistica, è segnata dalla tecnica del puntinismo, con una trama cromatica di fragile consistenza, tutta tesa a effetti e trasparenze (Sul Garda, Milano, collezione Carraro). Tra i quadri di genere, famosa La piscinina (1891).

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