Manfrédi, Bartolomèo

pittore italiano (Ostiano, Cremona, ca. 1580-Roma ca. 1620). Fu forse allievo del Pomarancio a Roma, dove si accostò poi al Caravaggio, della cui opera innovatrice colse però soltanto gli aspetti più esteriori, congelandone il realismo e il luminismo in una formula manierata e inerte nella costante ripetizione degli stessi motivi. Le predilette scene di genere a mezze figure (Bacco e bevitore, Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica; Concerto, Firenze, Uffizi) esercitarono larga influenza sui caravaggeschi toscani e fiamminghi.

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