Michon, Pierre

scrittore francese (Creuse 1945). Una certa diffidenza rispetto ai contemporanei caratterizza la sua opera, subito notata nel panorama letterario, sin dalla sua apparizione, avvenuta con Vies minuscules (1984; Vite minuscole). Le sue frasi dense, spesso spezzate, tra divagazioni e costruzioni latine, trasmettono una sorta di euforia al lettore. Nel 1988 ha pubblicato Vie de Joseph Roulin (Vita di Joseph Roulin) nel quale ricostruisce la vita del postino dipinto da V. Van Gogh; nel 1991 esce Rimbaud le fils (Rimbaud figlio) in cui lo scrittore si interroga sul messaggio della letteratura e su ciò che spinge gli uomini a scrivere. Dopo La Grande Beune (1995), in cui riprende temi a lui cari, ha successivamente pubblicato Trois auteurs (1997; Tre autori), Mythologies d'hiver (1997; Mitologie d'inverno) e Corps du roi (2002; Corpo del re), Le Roi vient quand il veut: propos sur la littérature (2007), raccolta di oltre 30 interviste dell'autore che racchiudono la sua visione della letteratura, Les Onze (2010; Gli Undici), opera nella quale parla degli artisti (sia scrittori sia pittori) per i quali nutre maggiore ammirazione e che hanno influenzato la sua opera come Rambaud, Flaubert e Beckett,  e Vermillon (2012; scritto con Anne-Lise Broyer). Nella sua carriera Michon ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il  Prix France Culture per Vies minuscules nel 1984il  Grand Prix de Littérature de la SGDL per la sua intera produzione letteraria nel 2004, il Grand Prix du roman de l'Académie française per Les Onze, il Prix Marguerite Yourcenar per l'opera omnia nel 2015 e il Premio Franz Kafka per la carriera nel 2019. 

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