Orozco, José Clemente

pittore messicano (Zapotlán el Grande, Jalisco, 1883-Città di Messico 1949). Considerato con Rivera e Siqueiros uno dei protagonisti del cosiddetto “Rinascimento messicano”, che trae ispirazione dagli ideali politici e sociali della rivoluzione del 1910, studiò dapprima agraria e architettura, dedicandosi solo in seguito (1909) alla pittura. Nei primi anni di attività sperimentò e portò a maturazione le sue qualità grafiche, caratterizzate da un segno aspro e incisivo, attraverso una feconda produzione di acquerelli e di disegni (tra cui la serie dedicata al tema La casa delle lacrime). Dal 1922, dopo un primo soggiorno negli Stati Uniti (1917-20), esordì nella pittura murale, collaborando con Siqueiros, Rivera e altri alla decorazione della Scuola Nazionale Preparatoria di Città di Messico (1922-26). L'evoluzione dello stile di Orozco si svolse in perfetta aderenza alle esigenze della tematica del movimento “muralista” volta all'esaltazione dell'epopea rivoluzionaria del popolo messicano; alla tensione drammatica e all'aggressività dialettica corrispondono l'irruenza e la robusta vitalità dei mezzi espressivi che sostanziano le immagini di intenso e nitido rilievo plastico. Dal 1927 al 1932 Orozco soggiornò negli Stati Uniti, eseguendo possenti decorazioni murali nel Pomona College di Claremont in California (Prometeo), nella New School for Social Research di New York e, dopo un breve viaggio in Europa, nella Biblioteca Baker del Dartmouth College di Hanover nel New Hampshire. Rientrato in patria nel 1934, proseguì la sua grandiosa opera di affrescatore nel palazzo delle Belle Arti a Città di Messico e nei cicli per l'università, il palazzo del Governo e l'Hospicio Cabañas di Guadalajara (1934-39), che palesano il manifestarsi nell'artista di quei conflitti interiori i cui segni si accentueranno nelle opere successive, caratterizzate da una concezione astratta della forma. All'ultimo periodo di attività appartengono gli affreschi per la Biblioteca Ortiz a Jiquílpan (1940) e quelli per la Corte Suprema Messicana (1941), per la chiesa di Gesù Nazareno (1942-44), per la Scuola Normale (Allegoria nazionale, 1947-48) a Città di Messico. Di perfetta e irripetibile sintesi stilistica sono alcune pitture mobili intensamente drammatiche (La resurrezione di Lazzaro, Città di Messico, Museo Nazionale d'Arte Moderna).

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