Pigou, Arthur Cecil

economista inglese (Ryde, isola di Wight, 1877-Cambridge 1959). Fu allievo di A. Marshall cui succedette alla cattedra di economia politica a Cambridge (1908-44). Il suo nome è significativamente legato all'economia del benessere cui dedicò l'opera Economics of Welfare (1920; Economia del benessere), giudicata “unica per completezza, per concentrazione sui problemi centrali del benessere e per finezza analitica”. Nella teoria dell'occupazione sostenne che i principali responsabili dell'alta disoccupazione erano i sindacati, che fissavano il salario a un livello troppo alto; in questo, seguendo l'impostazione neoclassica, Pigou riteneva che una riduzione dei salari avrebbe generato un aumento del reddito e dell'occupazione. Su tale punto Keynes, che stava elaborando la sua Teoria Generale, gli fu contrario, sostenendo che una riduzione dei salari avrebbe comportato una riduzione di domanda aggregata e quindi di prodotto e occupazione. Per contrastare la visione di Keynes, Pigou fece leva su un effetto ricchezza operante sul consumo, presto noto come effetto Pigou, secondo il quale, riducendosi i salari, si riducevano anche i prezzi dei prodotti finali; ciò portava a un aumento delle scorte reali di moneta disponibili per l'economia e dunque a un aumento della domanda aggregata di consumo. Tra le altre opere si ricordano: Industrial Fluctuations (1927; Fluttuazioni industriali), The Theory of Unemployment (1933; La teoria della disoccupazione), Employment and Equilibrium (1941; Occupazione ed equilibrio), Income, an Introduction to Economics (1946; Il reddito, un'introduzione all'economia), Keynes' General Theory (1950; Teoria generale keynesiana), Alfred Marshall and Current Thought (1953; Alfred Marshall e il pensiero attuale).

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