Popa, Vasko

poeta serbo (Grebenac 1922-Belgrado 1991). Fin dagli esordi con le raccolte Corteccia (1953) e Il campo dei vampiri (1956), Popa si è distinto per il verso conciso e dinamico con cui analizza il mondo e la propria esistenza. È uno dei più originali poeti del dopoguerra, grazie alla ricca immaginazione e a una moderna espressione che spicca specialmente nelle raccolte di canti cosmici (Cielo secondario, 1968; La terra diritta, 1972). Nelle raccolte successive, Il sale di lupo, La carne viva, La casa in mezzo alla strada (uscite tutte nel 1975) e Il taglio (1980), si nota l'influsso sempre crescente della poesia popolare serba, alla quale Popa ha anche dedicato tre antologie.

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