Rangavís, Aléxandros Rízos

poligrafo greco (Costantinopoli 1809-Atene 1892). Seppe conciliare l'attività politica (fu ministro e ambasciatore) con quella accademica (fu professore di archeologia all'Università di Atene dal 1844) e letteraria. Quest'ultima abbraccia vari campi: l'archeologia classica; la novellistica (Il notaio) e il romanzo storico (Il principe di Morea, 1850); la produzione teatrale (Frosini, 1837; Le nozze di Kutrulis, 1845); la poesia (Il veleggiare di Dioniso, 1864); le traduzioni (Inferno dantesco, Gerusalemme liberata) e la collaborazione a riviste (Pandora). In campo linguistico si batté per una lingua epurata. Suo figlio Kleon (Atene 1842-Nizza 1917), diplomatico come il padre, ne condivise la tendenza letteraria scrivendo, in una katharéyusa rigorosa, drammi (Giuliano l'Apostata) e poesie (Dolori).

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