Trivùlzio

illustre famiglia milanese ricordata dal sec. XI e presente nella matricola dei nobili dal 1277. Aumentò la sua importanza al tempo degli Sforza. Divisasi presto in vari rami (di Borgomanero, di Casteldione, dei marchesi di Vigevano e conti di Mesocco, dei signori di Formigara, dei conti di Melzo ecc.), fu illustrata da numerosi prelati, diplomatici e, soprattutto, uomini d'armi: Antonio (m. 1454) fu uno dei capi della Repubblica Ambrosiana; Giacomello (sec. XV) negoziò insieme ad altri la Pace di Lodi; Ranieri Renato (1430-1498), comandante delle truppe pontificie nella guerra contro Ferrara, rappresentò Milano nel Congresso di Vercelli (1484) e fu poi commissario a Cremona e Pavia; Gian Giacomo il Magno fu uno dei grandi protagonisti di Marignano; Teodoro (? 1474-Lione 1531) dopo aver combattuto per i Francesi assunse il comando dell'esercito veneziano; ritornato però presto con la Francia, fu nominato maresciallo e governatore di Genova; cacciatone da A. Doria, fu chiamato a governare Lione; Gian Francesco (1504-1573), generale di cavalleria di Francesco I; Agostino (m. 1548), cardinale, fu tenuto in ostaggio dagli imperiali per la liberazione di Clemente VII; Gian Giacomo Teodoro (1596-1656), dapprima ambasciatore presso il re di Spagna e l'imperatore, abbracciò poi la carriera ecclesiastica e fu creato cardinale; comandante generale dell'esercito milanese, viceré di Sicilia (1647) e di Sardegna (1649), venne nominato governatore di Milano nel 1656; Alessandro Teodoro (1694-1763), cultore di studi storici e letterari, fondò col fratello Carlo la Biblioteca Trivulziana; Alessandro (Milano 1773-Parigi 1805), comandante della guardia nazionale di Milano (1796) e ministro della Guerra della Repubblica italiana (1802-1805), fu a capo delle truppe italiane in Francia.

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