Uccèlli, Gli-

(greco Órnithes). Commedia di Aristofane, rappresentata ad Atene nel 414 a. C. Vi si immagina che due giovani ateniesi, stanchi della vita convulsa che si conduce nella loro città, si rivolgano agli uccelli per trovare una città pacifica; fondano quindi insieme a loro uno Stato, sospeso fra terra e cielo, dove la vita è allegra e prospera e dal quale sono allontanati tutti i personaggi tipici della vita ateniese. Anche gli dei, privati del fumo dei sacrifici che non giungono più al cielo, devono venire a patti con i fondatori di questa prodigiosa città. L'opera è tra le più felici del suo autore: la satira della vita pubblica ateniese è risolta con libero gioco della fantasia, con una comicità immediata e frizzante che non esclude il delicato lirismo di molte parti corali.

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