Warner, Alan

scrittore scozzese (Oban 1964). Rappresentante di quella corrente conosciuta come Scottish Beats, composta soprattutto da giovani scrittori che vogliono ridefinire il postmoderno, in una ricerca di democratizzazione della letteratura e di un avvicinamento tra scrittori e lettori. I suoi romanzi hanno come soggetto l'osservazione dell'universo giovanile della provincia scozzese, racchiusa nei suoi pub, tra i suoi porti e le sue case popolari, e i protagonisti sono sempre giovani ragazze: Morvern è la protagonista dei primi due romanzi, Morvern Callar (Rave Girls) (1995) e These Demented Lands (1997); nel primo è una ragazza pigra, senza moralità, che tenta, tuttavia, di trovare il giusto senso della propria esistenza; nel secondo l'incursione della protagonista su di un'isola diventa per l'autore il mezzo per incunearsi nei profondi recessi della gioventù scozzese. Le protagoniste di The Sopranos (1998) sono cinque ragazze che devono partecipare a una gara canora nella capitale; è l'inizio di un viaggio attraverso cui provocatoriamente Warner descrive la rozzezza e la crudeltà di ambienti e personaggi, calcando la mano con un linguaggio che coniuga dialetto, slang e conversazione colloquiale. Nel 2006 ha pubblicato il romanzo The Worms Can Carry Me to Heaven. Tra i romanzi più recenti si ricordano The Stars in the Bright Sky (2010), The Deadman's Pedal (2012), Their Lips Talk of Mischief (2014). Nel 2015 ha pubblicato il saggio ago Mago: Permission to Dream. Due romanzi di Warner hanno avuto anche trasposizioni cinematografiche: Movern Callar, diretto nel 2002 da Lynne Ramsay e The Soprano, diretto da Michael Caton-Jones. 

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