autotensióne

sf. [auto-+tensione]. In scienza delle costruzioni, tensione la cui genesi non dipende dall'applicazione di forze esterne. Le autotensioni possono corrispondere a stati di coazione, quali quelli conseguenti a sbalzi termici (nei corpi non omogenei anche a variazioni uniformi della temperatura) e a taluni tipi di lavorazione dei materiali metallici (forgiatura, laminazione, tempra) ovvero, nelle strutture iperstatiche, a cedimenti di vincoli o a distorsioni. Le autotensioni, che sono peraltro presenti in ogni struttura e possono essere previste con sufficiente approssimazione solo entro certi limiti, dato che molte di esse si manifestano nel tempo, possono anche raggiungere, nei casi predetti, valori maggiori del carico di sicurezza corrispondente, con conseguente degradazione o tracollo della struttura. Autotensioni possono, viceversa, essere indotte volontariamente in una struttura per conseguire particolari vantaggi. Gli esempi più importanti sono costituiti dalla precompressione di strutture in cemento armato e dalle distorsioni indotte nelle strutture a volta in calcestruzzo per compensare gli effetti del loro accorciamento elastico al momento del disarmo delle centine.

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