castità

Indice

Lessico

sf. [sec. XIII; latino castítas -ātis]. L'essere casto, puro moralmente e fisicamente: far voto di castità, vivere in castità, condurre un'esistenza priva di piaceri carnali. Fig., purezza di espressione, limpidezza di stile: ho apprezzato la severa castità di quel libro.

Religione

La castità è una virtù morale, annessa alla virtù della temperanza, che regola l'appetito delle soddisfazioni sessuali. Non comprende soltanto gli atti esterni, ma interessa, presupponendolo come fondamento, il controllo ragionevole dei desideri (Matteo 5, 27-30). La dottrina cattolica distingue tra castità perfetta e castità imperfetta. Quest'ultima modera l'istinto sessuale concedendone la soddisfazione nel matrimonio legittimo secondo i dettami della morale; la castità perfetta, detta anche verginità, esclude qualsiasi attività carnale in vista di un bene superiore, morale e soprannaturale, e non risponde a nessun comando, ma solo a un consiglio (Matteo 19, 11ss.; S. Paolo, I Corinti 7, 25ss.). § Secondo l'insegnamento della Chiesa cattolica il voto di castità comporta la rinunzia al matrimonio e l'inibizione da tutti gli atti proibiti dal VI e dal IX comandamento anche in forza della virtù della religione; di conseguenza ogni peccato contro il VI e il IX comandamento è ipso facto anche un peccato contro la virtù della religione. Il voto solenne di castità costituisce un impedimento dirimente (invalida il matrimonio) e ogni tentativo in proposito comporta la scomunica riservata simpliciter alla Santa Sede; il voto di castità semplice rappresenta invece per il matrimonio un impedimento impediente (il matrimonio è valido ma illecito).§ Nelle religioni non-cristiane si parla di castità rituale, da osservarsi in preparazione a un rito. In tutte le religioni l'avvicinamento al sacro comporta sempre uno stato di purità, che si manifesta nell'astensione da determinati cibi o dal contatto sessuale: il fatto è connesso alla debilitazione che l'uso di questi cibi e dell'atto sessuale comporta proprio mentre il contatto con il divino richiede da parte del fedele la pienezza di tutte le sue forze psichiche e fisiche per trarne il maggior beneficio possibile. Presso alcune popolazioni primitive l'astinenza sessuale è prescritta per il periodo della semina; per rendere propizie la caccia, la pesca, la guerra; per allontanare funesti eventi meteorologici. Nella religione brahmanica si astiene da contatti sessuali colui che offre il sacrificio. Nell'antica Grecia osservavano la castità rituale la basilissa e le sue 14 dame prima di celebrare la ierogamia con la statua di Dioniso, nelle feste Antesterie; nelle Tesmoforie osservavano per 3 giorni la castità tutte le donne di Atene. A Roma le Vestali erano tenute a osservare la castità per 30 anni; si astenevano dall'atto sessuale le donne durante le feste in onore della Bona Dea; osservavano la castità per 10 giorni i partecipanti ai Baccanali.

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