dolomitizzazióne

sf. [sec. XX; da dolomite]. Processo diagenetico che consente la trasformazione di una roccia sedimentaria originariamente calcitica (calcare), o solo in piccola parte dolomitica (calcari debolmente dolomitici), in una roccia dolomitica. Con la dolomitizzazione aumentano la cristallinità e la fragilità della roccia. Il processo si svolge normalmente in ambiente marino e sembra dovuto a una sostituzione metasomatica degli ioni calcio del carbonato di calcio con gli ioni magnesio mediante scambi con i sali di magnesio contenuti nell'acqua di mare. La dolomitizzazione avviene subito dopo la deposizione o negli ultimi stadi di consolidazione di un sedimento calcareo, ma è possibile che si prosegua anche per lungo tempo dopo la definitiva consolidazione; il processo avviene più facilmente nel caso di una roccia calcarea organogena, in parte costituita da aragonite, sedimentatasi in un ambiente lagunare o di mare poco profondo. Con il progredire della dolomitizzazione si giunge alla totale scomparsa delle strutture preesistenti; la roccia è totalmente ricristallizzata e assume una struttura granoblastica a grana fine o grossolana.

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