immondìzia

sf. [sec. XIV; dal latino immunditía]. Sporcizia, sudiciume; in particolare (e in questo caso anche al pl.), materiale risultante dai rifiuti solidi domestici e industriali e da spazzatura delle strade urbane; la spazzatura: il bidone dell'immondizia, il cortile è pieno di immondizia. Fig., bruttura morale, oscenità. § La raccolta e la distruzione delle immondizie rappresentano un grosso problema tecnico e amministrativo, sia per l'enorme quantità e varietà di rifiuti prodotti dalle attuali concentrazioni urbane e industriali, sia per la diseconomicità dei sistemi fino a ora adottati. Negli edifici di abitazione plurifamiliari, la concentrazione dei rifiuti generalmente può avvenire in appositi locali (immondezzai), dove affluiscono i rifiuti prodotti dalle singole famiglie, attraverso condotti che scaricano entro contenitori: la raccolta di questi viene effettuata prelevandoli da casa a casa con appositi autocarri che li trasportano in centri di raccolta. Un'innovazione, economicamente e igienicamente efficiente, è quella di dotare ogni singolo edificio di un trituratore centralizzato che sminuzza le immondizie e le evacua attraverso la normale rete di fognatura. La spazzatura delle strade avviene a mano o con macchine spazzatrici. La distruzione delle immondizie avviene prevalentemente mediante fermentazione, previa cernita ed esclusione dei materiali non putrescibili, disperdendo poi il materiale nel terreno, in apposite buche, in corsi d'acqua o nel mare. Tale sistema viene progressivamente sostituito da nuove forme, atte a ridurre in maniera notevole gli inquinamenti del terreno, atmosferico e acqueo. Un'altra soluzione (anch'essa in maggiore o minor misura inquinante) è quella dell'incenerimento delle immondizie urbane mediante inceneritori, che presenta indubbi vantaggi di rapidità e di recupero di materie fertilizzanti e di energia termica; per le immondizie industriali solide si può procedere nel medesimo modo mentre per i residui liquidi o in soluzione si ricorre a sistemi di depurazione. § Il servizio di “nettezza pubblica e sgombro d'immondizia dalle case” rientra nei pubblici servizi dei quali i Comuni possono assumere l'impianto e l'esercizio diretto. La raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, sia “rifiuti esterni” (ossia di aree pubbliche), sia “interni” (ossia dei fabbricati) è dichiarata dalla legge di interesse pubblico per l'igiene, l'economia e il decoro; è attribuita ai Comuni con diritto di privativa e può essere gestita in via diretta dal Comune o data in concessione a privati. Il Comune può anche costituire un'Azienda Autonoma Municipalizzata che, pur facendo parte del Comune, gode di una particolare autonomia amministrativa.

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