postmaturità

sf. [post-+maturità]. In ostetricia, condizione in cui il neonato viene alla luce dopo il termine stabilito della normale gestazione, cioè oltre le due settimane dal compimento del nono mese con proseguimento dello sviluppo somatico e funzionale. Il pericolo maggiore della postmaturità è costituito dall'invecchiamento della placenta, che provoca disturbi della nutrizione e dell'ossigenazione, per cui il neonato appare distrofico, magro, con la pelle avvizzita e disidratato. D'altro canto esistono anche situazioni di postmaturità con semplice aumento pondero-staturale, buono stato di nutrizione e aspetto di maggior maturità e sviluppo, anche psichico (sguardo vigile, migliore reattività agli stimoli esterni, suzione valida) rispetto ai nati a termine. Particolare attenzione deve essere posta nell'assistenza ai neonati postmaturi per la maggiore incidenza di complicazioni durante e dopo il parto (alterazioni respiratorie, cardiocircolatorie, metaboliche e della termoregolazione).

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