salvamotóre

sm. inv. [impt. di salvare+motore]. Tipo di teleruttore posto a monte di un motore, generalmente asincronotrifase, che svolge la duplice funzione di inserzione e disinserzione del motore e di protezione automatica contro sovraccarichi, distacco di una fase, cortocircuito interno, cedimento di un isolamento interno verso massa. Viene largamente usato per motori di potenza non elevata (qualche kW), con rotore a gabbia, impiegati per azionare pompe, ventole, macchine utensili leggere, ecc. Il suo intervento, che provoca l'interruzione dei tre conduttori di alimentazione, avviene immediatamente nel caso di guasto interno (distacco di fase, cedimento dell'isolamento, ecc.), per mezzo di sistemi elettromagnetici e dopo un certo tempo nel caso di sovraccarichi per mezzo di un sistema di lamine bimetalliche che, deformandosi oltre un certo limite quando vengono percorse da una corrente superiore a quella di taratura del salvamotore, ne provocano l'apertura.

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