Aglàspidi

sm. pl. [prob. dal greco aglaós, splendido+aspís, scudo]. Ordine (Aglaspida) fossile della classe dei Merostomi (Artropodi), diffusi nei terreni marini dal Cambriano inferiore all'Ordoviciano superiore e completamente estinti alla fine di quel periodo. Sono caratteristici del Cambriano superiore. Si tratta di Artropodi di piccole dimensioni, di lunghezza variabile da 2 a 6 cm, più raramente attorno ai 20 cm; hanno esoscheletro chitinofosfatico di forma ovoidale che presenta, analogamente a quanto avviene nei Trilobiti, tre diversi lobi sia in senso longitudinale, sia in senso trasversale. La trilobazione tuttavia in questi organismi è dovuta alla differente convessità della regione assiale dell'esoscheletro rispetto alle regioni laterali e non a veri solchi assiali come nei Trilobiti. In senso longitudinale l'esoscheletro è diviso in tre parti principali: il prosoma o scudo cefalico, di forma semicircolare, che porta nella sua parte superiore gli occhi di tipo composto; l'opistosoma o addome, composto da 11-12 segmenti articolati; il telson o segmento caudale, solitamente affilato. In senso trasversale ciascun elemento dell'esoscheletro descritto è a sua volta divisibile in tre parti: così il prosoma comprende una parte centrale rigonfia (glabella) e due parti laterali appiattite e ciascun segmento addominale consiste in un rigonfiamento centrale e in due parti laterali più piatte (pleure) che spesso si prolungano verso l'esterno in spine pleurali più o meno estese. Nella parte inferiore dell'animale prendono posto le appendici: sul loro numero e sulla loro disposizione si basano le affinità sistematiche degli Aglaspidi. Mentre infatti nei Trilobiti a ogni segmento corrispondono un paio di appendici, negli Aglaspidi queste sono in numero di 6 e, come nei Merostomi, si trovano unicamente in corrispondenza del prosoma. Mentre il primo paio porta delle chele, le 5 paia restanti sono semplici, non specializzate, con funzione unicamente ambulacrale. Gli Aglaspidi erano animali marini: si rinvengono infatti associati a Trilobiti e Brachiopodi in sedimenti che fanno pensare a un ambiente di deposizione caratterizzato da acque tranquille e poco profonde. Sebbene possano essere avvicinati ai Trilobiti per la forma generale del corpo, il numero e la disposizione delle appendici e la mancanza di antenne li fanno attribuire ai Merostomi, nei quali sembrano occupare una posizione intermedia fra gli Euripteridi e gli Xifosuri. La filogenesi degli Xifosuri è oscura e non è certo se gli Aglaspidi siano da considerarsi alla base della loro evoluzione o se piuttosto si tratti di un ramo collaterale estintosi precocemente. Gli Aglaspidi vengono divisi in 4 famiglie soprattutto in base al numero dei segmenti addominali. Caratteristico è il genere Aglaspis del Cambriano superiore dell'America Settentrionale.

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