Caino (personaggio biblico)

figlio di Adamo. Secondo la narrazione della Genesi (4,1-16), uccise il fratello Abele per gelosia del favore divino. Scacciato da Dio e condannato a una vita errabonda, fu marchiato da un segno divino, che lo proteggeva da ogni umana vendetta. Una leggenda araba lo vuole invece morto per mano di un nipote, che lo scambiò per una fiera. A Caino viene attribuita la fondazione della prima città (Genesi 4,17 seg.). Alla sua figura è ispirata l'omonima tragedia di G. Byron (1819). § Per antonomasia, simbolo dell'odio fraterno: è un Caino, un fratricida, un uccisore o traditore di parenti o di amici. § Caino e Abele furono, nelle varie epoche, soggetto di numerose opere d'arte. Frequentemente sono presentati insieme i due episodi del sacrificio dei fratelli o del fratricidio (rilievi delle porte di bronzo di Hildesheim, 1007-18; rilievi di Wiligelmo nella facciata del duomo di Modena, 1106; formella del Ghiberti nella porta orientale del battistero di Firenze; quadri di Tiziano in S. Maria della Salute a Venezia e del Tintoretto nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia). Una ricca illustrazione del racconto biblico è data dai mosaici di S. Marco a Venezia, della Cappella Palatina di Palermo e del duomo di Monreale. Il sacrificio di Abele è accostato a quello di Melchisedech in un mosaico di S. Vitale a Ravenna (sec. VI), mentre in altri esempi è accompagnato con il sacrificio di Abramo (Ravenna, S. Apollinare in Classe, sec. VII).

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