Calòsso

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Calosso provincia di Asti (23 km), 399 m s.m., 15,73 km², 1264 ab. (calossesi), patrono: sant’ Alessandro Sauli (11 ottobre).

Centro dell'Alto Monferrato, posto sul contrafforte collinare che separa le valli dei torrenti Nizza, Tinella e Belbo. Incluso nel comitato d'Asti (sec. X), ebbe successivamente signori propri che nel 1125 si spartirono il feudo tra diversi rami. Nel sec. XIII si assoggettò al comune di Asti dal quale fu infeudato parte ai Cerrato di Alba e parte ai Cassano d'Asti. Portato in dote da Valentina Visconti al duca d'Orléans (1387), passò in seguito sotto il dominio dei Savoia (1575). § Domina l'abitato la mole cinquecentesca del castello, realizzato in cotto; alla parrocchiale di San Martino, edificata in tempi diversi sui resti di una preesistente costruzione, furono aggiunti verso la fine dell'Ottocento il coro e le navate laterali. § L'attività economica prevalente è la viticoltura (moscato d'Asti, barbera, dolcetto, nebbiolo, freisa, chardonnay), cui sono legate numerose aziende vitivinicole a conduzione familiare. Le specialità enogastronomiche e la bellezza del paesaggio hanno favorito la nascita di imprese di agriturismo.

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