Deep Space Network

rete di ricetrasmissioni radio di proprietà della NASA, utilizzata principalmente per inviare comandi e ricevere dati dalle sonde interplanetarie. La rete, che rappresenta il più importante sistema di telecomunicazioni esistente al mondo, dispone di tre centri dislocati negli Stati Uniti (a Goldstone, nel deserto californiano del Mojave), in Spagna (a Robledo de Chavela, presso Madrid) e in Australia (a Tidbinbilla, presso Camberra). Queste località, strategicamente individuate, sono poste a una distanza di circa 120° di longitudine, in modo da permettere una comunicazione bidirezionale costante con un punto nello spazio nonostante la rotazione terrestre., e sono dotate di antenne paraboliche orientabili di varie dimensioni (da un minimo di 11 a un massimo di 70 m di diametro). I trasmettitori delle antenne più grandi hanno una potenza di 400 kW. La Deep Space Network ha iniziato le attività nel 1958, con l'avvio dell'esplorazione spaziale, ed è gestita dal Jet Propulsion Laboratory. Inizialmente era composta da stazioni mobili situate in California, in Nigeria e a Singapore, installate per la telemetria dell'Explorer 1, il primo satellite statunitense. Oltre a consentire le comunicazioni con tutte le sonde, la rete è utilizzata per ricerche di radioastronomia e osservazioni radar del sistema solare e dell'Universo. In alcuni casi la rete è stata utilizzata anche per le comunicazioni con satelliti orbitanti intorno alla Terra e per l'avvistamento di asteroidi transitanti nei pressi del nostro pianeta. Al fine di seguire con maggiore efficienza le numerose sonde interplanetarie che a iniziare dal novembre 2003 saranno lanciate da Stati Uniti, Europa e Giappone per lo studio di pianeti, comete ed altri corpi celesti (e che si aggiungeranno a quelle già inviate, che continuano a far arrivare trasmissioni pur trovandosi ormai al di fuori del sistema solare) la NASA ha deciso di incrementare le apparecchiature della Deep Space Network. Per la fine del 2003, a quelle già esistenti si aggiungerà una nuova antenna parabolica di 34 m che sarà installata nel centro spagnolo. La scelta è caduta su questa località perché è stato calcolato che da questa posizione vi saranno migliori possibilità di ricezione (70 ore la settimana) delle trasmissioni provenienti da sonde inviate su Marte.

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