Kansas City (Missouri)

Indice

Generalità

Città (441.574 ab. nel 1998; 1.709.000 ab. l'area metropolitana nel 1997) dello Stato del Missouri (USA), 370 km a WNW di Saint Louis, a 223 m alla confluenza del fiume Kansas nel Missouri, di fronte all'omonima città nello Stato del Kansas, cui è collegata da ponti stradali e ferroviari . Grande mercato agricolo (cereali) e zootecnico di importanza mondiale, è sede di fiorenti industrie alimentari, metallurgiche, meccaniche, chimiche, petrolchimiche, farmaceutiche, dell'abbigliamento, del legno e grafico-editoriali. Attraverso il suo porto fluviale e la vasta rete ferroviaria che da essa si diparte a raggiera verso gli Stati confinanti, si svolge un intenso traffico commerciale. Kansas City è anche sede dell'Università del Missouri, di un conservatorio, di musei, biblioteche e collegi. Aeroporto internazionale.

Storia

Originata da un posto di rifornimento dell'American Fur Company, fu ampliata da J. C. McCoy che fondò Westport (1835), poi incorporata da Kansas City alla fine dell'Ottocento. Nel 1838 la Kansas Town Company si insediò nella zona. Si sviluppò verso il 1870, allorché divenne il centro nazionale del commercio del bestiame. Ebbe il nome odierno nel 1889.

Arte: musei e gallerie

La città ospita l'importante museo William Rockhill Nelson Gallery of Art and Mary Atkins Museum of Fine Arts, comprendente collezioni archeologiche, di pittura europea dal sec. XV al XVIII, di pittura moderna e contemporanea europea e americana, di arte orientale, di scultura medievale, rinascimentale e moderna, di arti decorative. Rilevante è la raccolta di opere d'arte orientale, soprattutto bronzi indiani e cinesi, ma anche dipinti, ceramiche, giade.

Musica: jazz di Kansas City

Stile jazz del periodo classico, fiorito a Kansas City dai primi anni Venti. Ha le sue radici nel ragtime, di cui conserva il ritmo martellante, anche se reso più scorrevole. Si distingue dallo stile New Orleans per la ridotta improvvisazione collettiva. Praticato soprattutto da grandi e medie orchestre, è relativamente poco documentato, dato che in città non vi erano case discografiche. Elaborato e via via affinato da un nugolo di orchestrine itineranti nella regione (territory bands), fu portato a piena maturazione (1928-32) dall'orchestra di Bennie Moten, ereditata poi da Count Basie. Questi diede allo stile Kansas City fama nazionale (1936), facendolo confluire nello swing. Inoltre, nella città si formarono, attraverso una spietata competizione, solisti sommi come Lester Young e Charlie Parker, che lo trascese inventando il bebop. Per altro verso, il ritmo poderoso di Kansas City diede origine a dialetti regionali, come lo stile jump, da cui discendono il rhythm and blues e il rock and roll. In queste vesti più popolari esso è sopravvissuto fino agli anni Cinquanta.

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