Palagi, Pelàgio

pittore, scultore e architetto italiano (Bologna 1775-Torino 1860). Ricevette una prima formazione neoclassica a Roma, dove frequentò l'Accademia di San Luca sotto la guida del Camuccini e dove decorò il palazzo Torlonia e il Quirinale. Trasferitosi a Milano, dipinse quadri di soggetto storico, mitologico, religioso (Sant'Adalgisa dona ai canonici di San Gaudenzio i beni di Cesto, Novara, S. Gaudenzio) un po' artificiosi nella ricerca dell'effetto e forzati nei colori. Migliori risultati raggiunse nei ritratti, fra i quali si ricordano il Don Pietro Lattuada (1820, Milano, quadreria dell'Ospedale Maggiore), Paganini (Nervi, Galleria d'Arte Moderna), Ritratto di giovane donna (Roma, Galleria Nazionale d'Arte Moderna). Eseguì anche i disegni per il monumento a Vincenzo Monti (Brera), per il palazzo Arese a Milano e per la torre della villa Antona Traversi a Desio. Dal 1836 al 1858, chiamato a Torino dal re Carlo Alberto che lo nominò direttore della scuola di disegno ornamentale dell'Accademia Albertina e architetto di corte del governo sabaudo, fu impegnato in una vasta attività come decoratore dei palazzi reali; eseguì inoltre il monumento al Conte Verde a Torino e progettò la Margheria nel parco del castello reale di Racconigi, sicuramente uno dei primi esempi di architettura neogotica in Italia.

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