Sarmiento, Domingo Faustino

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scrittore, educatore e uomo politico argentino (San Juan de Cuyo 1811-Asunción, Paraguay, 1888). Figura di primo piano nella storia politica e culturale del suo Paese, combatté nelle file unitarie contro il caudillo Juan Facundo Quiroga, fu fatto prigioniero e condannato a morte. Sfuggito alla fucilazione, riparò in Cile (1831), dove fu insegnante, commesso di negozio, minatore. Nel 1837 tornò a San Juan, creò una scuola e un giornale, El Zonda, ma per la sua opposizione alla dittatura di J.M. de Rosas, governatore di Buenos Aires, finì in prigione. Nel 1840 si rifugiò di nuovo in Cile, dove insegnò e pubblicò il suo capolavoro, il Facundo o Vida de Juan Facundo Quiroga: Civilización y barbarie (1845; Vita di Juan Facundo Quiroga: civilizzazione e barbarie). Dopo un lungo viaggio di studio in Europa e negli Stati Uniti, nel 1848 tornò in Cile e nel 1851 in Argentina, dove prese parte col grado di colonnello alla battaglia che abbatté la lunga tirannia di de Rosas. Nel 1852, in dura polemica con altri “liberali” (J. J. Urquiza e J. B. Alberdi), fu di nuovo in Cile. Rimpatriò definitivamente nel 1855 e iniziò una brillante carriera politica: senatore, ministro (1860-62), ambasciatore a Washington (1865-68) e infine presidente della Repubblica (1868-74), succedendo a B. Mitre.

Non avendo alle spalle un partito politico, governò fra molte difficoltà; la sua attività fu soprattutto utile per la diffusione delle scuole e della cultura, suo principale obiettivo: durante gli anni del suo incarico alla presidenza introdusse tra l'altro l'obbligatorietà dell'istruzione primaria. Fondò anche numerose scuole e istituzioni culturali (la Biblioteca Nazionale dei Maestri, l'Osservatorio Astronomico, La Scuola Navale, il Collegio Militare, l'Università Nazionale di San Juan), ottenendo come risultato di portare la popolazione scolare da 30.000 a 100.000 individui. Terminato il periodo presidenziale, fu di nuovo senatore e ministro (1879) e negli ultimi anni di vita sovrintendente generale delle scuole argentine. Fondò nel 1881, come sovrintendente generale delle scuole, la rivista El monitor de la educatión común, punto di riferimento fondamentale per la didattica argentina. Esempio di idealismo e di liberalismo tipicamente ottocenteschi, romanticamente impetuoso, Sarmiento scrisse molto, sempre subordinando gli interessi letterari a quelli pedagogici e politici. La sua vasta produzione (52 volumi) è stata severamente giudicata dal punto di vista artistico e letterario: secondo il giudizio di R. Rojas i quattro quinti delle sue opere sono da considerare “sterpaglia e ridondanza”. Tuttavia, a parte l'alto valore storico (quasi un secolo di vita americana), non vi mancano le pagine da antologia. E almeno in due casi – il citato Facundo e i Recuerdos de provincia (1850; Ricordi di provincia), a carattere autobiografico – si tratta di opere anche artisticamente valide.

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