Villa Santina

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comune in provincia di Udine (59 km), 363 m s.m., 13 km², 2194 ab. (villots o villoti), patrono: san Lorenzo (10 agosto).

Centro della Carnia, posto allo sbocco del canale di Gorto nella valle del fiume Tagliamento, sorge su un ampio terrazzo fluviale ed è dominato da ripide pareti rocciose. Fu sede di un insediamento romano e tardoromano. Subì la dominazione dei Longobardi che costruirono un castello sul monte Santina, presso cui si sviluppò Invillino, importante centro nel Medioevo, che fu in possesso dei patriarchi di Aquileia e feudo di diversi signori, dai Caporiacco (1219), ai Prampero (1380), ai Della Torre (1441).§ La cinquecentesca parrocchiale di San Lorenzo Martire sorge su edifici precedenti. A Invillino, dove scavi archeologici hanno portato alla luce un'aula paleocristiana del sec. V, con mosaici pavimentali in stile teodoriano, sorge la pieve di Santa Maria Maddalena. Eretta nel monte Santina (sec. XVI) sui resti di un castello longobardo, conserva un dipinto cinquecentesco di Giovanni Antonio Agostini e la copia di una pala lignea attribuita alla scuola di Domenico da Tolmezzo (l'originale è conservato dalla Curia).§ L'agricoltura produce mais, ortaggi, frutta e foraggi; si praticano l'allevamento bovino e suino. L'industria è attiva nei settori meccanico (carpenterie e officine), tessile, della lavorazione del legno, delle materie plastiche e dei materiali da costruzione. Tradizionale è l'artigianato del legno e dei tessuti (con laboratori che utilizzano ancora antiche tecniche settecentesche). Attivo è il turismo naturalistico.

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