diffusióne

sf. [sec. XIV; dal latino diffusío-ōnis]. Il riversare, il riversarsi all'interno: “la diffusione del caldo, del suono e degli odori” (Torricelli); anche il portare a conoscenza; divulgazione: la diffusione delle idee socialiste; area di diffusione, i limiti di spazio entro cui si registra un determinato fenomeno; grande, scarsa diffusione, detto di un giornale, indica la quantità dei suoi lettori. Con accezioni particolari: A) in fisica, propagazione nello spazio di un suono, di un'onda, di una radiazione, di un raggio luminoso; anche passaggio di un fluido attraverso un diffusore; B) in chimica, diffusione molecolare; C) in biologia, propagazione di sostanze nutritizie attraverso le membrane cellulari; D) In diritto penale, il Codice Penale punisce la diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico con la reclusione fino a 3 mesi o con un'ammenda; commina l'arresto da 1 a 5 anni per la diffusione di malattie delle piante o di animali; per la diffusione di epidemie, vedi epidemia; E) In economia, diffusione dell'imposta, processo che propaga il carico tributario dei contribuenti direttamente colpiti dal gravame dell'imposta, influendo sulla domanda e sull'offerta esistenti in un dato momento sul mercato; F) In etnologia: a) Teoria della diffusione, lo stesso che teoria diffusionista; b) processo in base al quale uno o più elementi culturali, uguali o simili, si ritrovano in popolazioni che non hanno mai avuto contatti diretti documentabili. È certo che alcuni elementi culturali complessi, per esempio la regalità sacra, si siano diffusi dall'Egitto all'Africa nera e, indirettamente, all'Asia fino alla Polinesia, ma ciò avvenne per mediazione o stimoli esercitati da piccole élites migranti (mercanti, guerrieri, sacerdoti), tanto che le caratteristiche di questo istituto sono variate molto nel tempo e nello spazio. Per altri elementi, di cui è impossibile ricostruire il tragitto spazio-temporale, è necessario, per considerarli “diffusi” da una ben precisa area, che presentino un indiscutibile carattere fondamentale identico e ripetuto, prima di poter escludere fenomeni di convergenza o invenzione autonoma. Quando ciò sia stato comprovato diventa plausibile che l'elemento culturale abbia seguito il medesimo “cammino” di alcuni prodotti agricoli e tecnici, ossia sia stato trasmesso durante i baratti tra popolazioni vicine, dato che i luoghi in cui questi avvenivano erano altresì centri di culto e d'interscambio culturale.