distacco

Indice

Lessico

Sm. (pl. -chi) [sec. XVII; da distaccare].

1) Il distaccare, l'essere distaccato. In particolare, riferito al restauro pittorico, indica la tecnica del distacco di pitture murali. In fisica, attrito di primo distacco. Per estensione, partenza, lontananza, assenza: è giunto il momento del distacco Fig., indifferenza, disinteresse: tratta ogni cosa con gran distacco.

2) Nello sport, distanza fra i concorrenti in una gara di velocità; differenza di punteggio in partite, tornei, campionati e simili.

3) In geologia, superficie di distacco, piano lungo il quale avviene, ad opera della tettonica, lo scollamento di due successioni rocciose con comportamento reologico diverso; regione di distacco o nicchia di distacco, luogo dal quale si è separato il corpo di una frana.

Medicina

Distacco epifisario, separazione dell'epifisi da un osso scheletrico a livello della cartilagine di coniugazione. Le epifisi più colpite sono quelle distali del radio e dell'omero, del femore e della tibia. Il distacco, che può essere completo o incompleto, avviene generalmente per strappamento o anche per trauma diretto sull'epifisi, il che è possibile solo durante il periodo dell'accrescimento, finché persiste cioè la cartilagine di accrescimento. Nei neonati il distacco epifisario è raro e si verifica, in genere, in caso di interventi alla nascita. Esiste la possibilità che si verifichino distacchi epifisari patologici come avviene in conseguenza dell'osteocondrite sifilitica (più frequente nei primi due anni di vita) e dell'osteomielite dell'infanzia e dell'adolescenza a causa della diffusione del processo suppurativo dalle metafisi alle colonne di cellule cartilaginee deputate all'accrescimento dell'osso. § Distacco della retina, condizione anatomica determinata dalla separazione dell'epitelio sensorialeli strati interni della retina dall'epitelio pigmentato. Si distinguono: distacco regmatogeno, dovuto a una rottura profonda della retina che determina la fuoriuscita di liquido attraverso l'apertura del vitreo nello spazio subretinico (più frequente nella miopia, in caso di trauma oculare o di interventi chirurgici per cataratta), distacco non regmatogeno, per trazione vitreoretinica (retinopatia diabetica) o trasudazione del liquido nello spazio subretinico (grave uveite, tumori primari o metastatici della coroide). La sintomatologia inizia con scintillii all'angolo esterno dell'occhio seguiti, dopo poche ore, da una cortina opaca che interessa tutto il campo visivo, con grave e progressiva diminuzione del visus. L'esame oftalmoscopico, soprattutto indiretto, rivela il cambiamento di colore della retina che appare grigiastra e sollevata in pieghe, la mancanza di riflesso luminoso e la presenza di lacerazioni. La terapia è essenzialmente chirurgica, accompagnata da cure mediche generali o locali. § Distacco della placenta, vedi placenta.

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