fotodinamismo

sm. [foto-+dinamismo]. Fenomeno per il quale determinati composti chimici acquistano proprietà lesive nei confronti della materia vivente quando questa venga esposta alle radiazioni luminose. Tra le sostanze dotate di proprietà fotodinamiche vi sono numerosi coloranti, tra cui il blu di metilene, le osazine, la fluoresceina, i coloranti del gruppo delle acridine, dell'antracene, dell'antrachinone, la chinina, gli idrocarburi aromatici policiclici; hanno pure potere fotodinamico alcuni composti naturali di origine biologica quali le clorofille, le ematoporfirine, l'ipericina, ecc. L'azione delle sostanze fotodinamiche sugli organismi unicellulari esposti alla luce ne determina in genere la morte in un tempo piuttosto breve; negli animali superiori si ha invece il quadro della cosiddetta “malattia fotodinamica cronica”, caratterizzato da imponente arrossamento della cute, edemi, caduta dei peli, ulcerazioni più o meno ampie, opacità della cornea, con frequenti complicanze infettive locali o generali. Una comune caratteristica delle sostanze fotodinamiche è la fluorescenza, per effetto della quale esse assorbono radiazioni luminose di una certa lunghezza d'onda emettendo radiazioni di lunghezza d'onda maggiore, quindi a più basso livello energetico. Parte dell'energia radiante viene pertanto trattenuta dalla molecola della sostanza, la quale può in seguito trasmetterla alle cellule o a determinate strutture intracellulari con cui viene a contatto. In tal caso la materia vivente subisce modificazioni chimiche di vario tipo, talora analoghe a quelle prodotte dalle radiazioni ionizzanti. Le sostanze fotodinamiche inattivano enzimi, depolimerizzano le macromolecole organiche e in particolar modo i polisaccaridi del tessuto connettivo, determinano disturbi della nutrizione dei tessuti, con conseguente anossia e necrosi cellulare. Al fotodinamismo sono legate alcune non rare malattie degli animali, quali il fagopirismo e l'ipericismo. Nell'uomo sono note le manifestazioni cutanee su base fotodinamica nei lavoratori del catrame e delle sostanze catramose, e le caratteristiche eruzioni cutanee nei soggetti che si espongono alla luce solare dopo avere mangiato ostriche o mitili. All'effetto fotodinamico vengono inoltre collegate alcune sindromi morbose più complesse, quali la porfiria, il cosiddetto eczema solare, lo xeroderma pigmentoso, alcune forme di psoriasi.

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